Una tantum agli “indipendenti”, l’Inps apre la procedura per le istanze

05.02.2023

Fino al prossimo 30 novembre è attiva online sul sito dell'Inps la procedura, dedicata ai lavoratori autonomi e ai professionisti, per richiedere l'indennità una tantumprevista dal decreto "Aiuti" (articolo 33, Dl n. 50/2022) e regolata dal decreto interministeriale dello scorso 19 agosto. Il contributo, fissato nella misura di 200 euro, sarà incrementato di 150 euro e raggiungerà quota 350, se il richiedente, nel 2021, ha percepito e dichiarato un reddito complessivo lordo non superiore a 20mila euro, come stabilito dall'"Aiuti-ter" appena licenziato (articolo 20, Dl n. 144/2022).
I destinatari
In concomitanza con l'avvio della procedura, l'Istituto previdenziale, attraverso la circolare n. 103 del 26 settembre 2022, ha individuato, tra l'altro, i requisiti che distinguono i destinatari, le misure del contributo e le istruzioni per la presentazione delle domande.
In sostanza, possono presentare la domanda i lavoratori autonomi e professionisti "conosciuti" dall'Inps, cioè:

  • iscritti alla gestione previdenziale speciale degli artigiani
  • iscritti alla gestione previdenziale speciale dei commercianti
  • iscritti alla gestione previdenziale speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali
  • i pescatori autonomi
  • i liberi professionisti iscritti alla gestione separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

Nel perimetro dei beneficiari rientrano, inoltre, i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti coloni e mezzadri.
Nell'ipotesi di doppia iscrizione, vale a dire sia a una delle gestioni previdenziali dell'Inps sia a una degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, la domanda di accesso all'indennità una tantum dovrà essere presentata esclusivamente all'Istituto nazionale. Solo nel caso in cui il lavoratore sia iscritto unicamente ad altri enti di previdenza obbligatoria, l'istanza dovrà essere indirizzata a questi ultimi.
I requisiti e le misure
Per beneficiare del contributo nella misura di 200 euro, gli aspiranti devono avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35mila euro nel periodo d'imposta 2021 e non devono aver fruito del bonus, anch'esso di 200 euro, disciplinato dagli articoli 31 e 32 del decreto "Aiuti", che hanno rispettivamente previsto l'erogazione di un'indennità anche ai lavoratori dipendenti e pensionati.
Per ottenere, invece, l'una tantum rinforzata prevista dal decreto "Aiuti-ter", pari a 350 euro, i richiedenti, nello stesso periodo d'imposta, devono aver percepito e dichiarato un reddito complessivo lordo non superiore a 20mila euro.
I "candidati, al 18 maggio 2022, devono inoltre:

  • essere già iscritti alla gestione autonoma
  • essere titolari di partita Iva attiva
  • aver versato almeno un contributo nella gestione d'iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022).

Per coadiuvanti e coadiutori la titolarità della partita Iva e il versamento contributivo ricadono sulla posizione del titolare della posizione aziendale. Analogamente, per i soci/componenti di studi associati, la titolarità della partita Iva dovrà essere riscontrata in capo alla società/studio associato presso cui operano.
Infine, la circolare Inps precisa che per fruire del beneficio è necessario che - sempre al 18 maggio 2022 - gli interessati non siano titolari di trattamenti pensionistici diretti.
Le istruzioni per presentare la domanda
La domanda può essere trasmessa attraverso il servizio online presente all'interno della propria area riservatasul sito dell'InpsUna volta autenticati tramite Spid, Cie o Cns, sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda fra quelle indicate.
In alternativa al servizio online, l'indennità può essere richiesta tramite i patronati o il Contact center, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). DA FISCO OGGI.