PIL PROCAPITE DELLA CITTA’ DI ROMA: UN LENTO DECLINO
Un report della Banca d'Italia e della Camera di Commercio di Roma racconta il lento declino economico della città. Un'analisi approfondita e per certi versi impietosa del ventennio che comincia nel 2000 e si conclude nel 2019, alla vigilia della pandemia da Covid.
La fotografia che emerge dal paper intitolato 'L'economia di Roma negli anni duemila. Cambiamenti strutturali, mercato del lavoro, diseguaglianze' descrive la crisi della Capitale italiana. La sua economia ha avuto un andamento meno positivo rispetto alle altre Capitali europee e alle altre grandi città italiane. Il pil pro capite dei cittadini, inoltre, è cresciuto meno a Roma a causa di un andamento deludente della produttività. La crescita dell'occupazione e della popolazione, infatti, non è stata accompagnata da una crescita dell'economia. Anzi, i venti anni analizzati sono stati segnati dall'arretramento del settore pubblico, delle grandi imprese e in generale degli investimenti, sia pubblici che privati.
L'aumento dell'occupazione, inoltre, è dovuto soprattutto ai lavori meno qualificati e legati perlopiù al turismo (ristorazione, accoglienza, pulizie). Questo ha reso Roma meno attraente per i giovani laureati. In aumento quelli che decidono di lasciare la Capitale e in diminuzione quelli in arrivo.
DOTT. DI TOMMASO FONTE BANCA ITALIA