Il comitato esecutivo dell'FMI approva un accordo ECF da 275,8 milioni di dollari per il Niger
DAL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE Il declino dell'attività economica causato dalla pandemia di COVID-19, insieme alle sfide alla sicurezza e agli shock legati al clima, ha aumentato le pressioni fiscali e le esigenze della bilancia dei pagamenti. L'accordo triennale nell'ambito dell'Extended Credit Facility (ECF) sosterrà l'attuazione del programma di riforma delle autorità per rafforzare la stabilità macroeconomica gettando le basi per una crescita più forte e più inclusiva. Le riforme si concentreranno sull'ampliamento dello spazio fiscale, sul miglioramento della qualità della spesa per consentire gli investimenti necessari e sulla spesa sociale, sull'avanzamento dell'agenda anticorruzione e di governance e sull'affrontare i vincoli all'ambiente imprenditoriale per favorire lo sviluppo del settore privato. Washington, DC: Il Comitato Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha approvato oggi un accordo triennale nell'ambito dell'Extended Credit Facility equivalente a 197,4 milioni di DSP (circa 275,8 milioni di dollari USA o il 150 percento della quota) per il Niger. La decisione del Consiglio consente un esborso immediato di 39,48 milioni di DSP (circa 55,2 milioni di dollari USA o il 30% della quota). L'accordo dovrebbe catalizzare un ulteriore sostegno finanziario bilaterale e multilaterale. A seguito della discussione del consiglio di amministrazione, la signora Antoinette Sayeh, vicedirettore generale e presidente ad interim, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Si prevede che l'economia nigeriana riprenderà nel 2021 con l'attività economica che prende slancio nel medio termine, con l'inizio delle esportazioni di petrolio attraverso un nuovo oleodotto verso la costa del Benin. Questa prospettiva ampiamente favorevole è, tuttavia, soggetta a significativi rischi al ribasso legati alle maggiori sfide alla sicurezza nella regione del Sahel e alla maggiore esposizione del Niger agli effetti del cambiamento climatico. ``L'accordo ECF sostiene il programma di riforma delle autorità volto a rafforzare il quadro macroeconomico, creando al contempo spazio fiscale per le infrastrutture di base e la spesa sociale per promuovere una crescita inclusiva e resiliente. Per garantire la sostenibilità del debito a medio termine e creare spazio per la spesa sociale e per lo sviluppo, il programma sosterrà le riforme volte a migliorare la mobilitazione delle entrate interne (ampliando la base imponibile, riducendo le esenzioni e rivedendo il codice fiscale), rafforzando la qualità della spesa pubblica ( anche potenziando programmi sociali efficaci e migliorando la gestione degli investimenti pubblici) e garantendo una gestione trasparente ed efficiente delle entrate petrolifere. Il programma sosterrà inoltre gli sforzi per soddisfare il criterio di convergenza del disavanzo di bilancio regionale e rafforzare la gestione del debito.