Fiscal monitor, pronta la road map per il futuro post pandemia

04.05.2022

Il secondo capitolo del 2021 del Fiscal monitor "Strengthening the credibility of public finances", il report presentato qualche giorno fa dal Fondo monetario internazionale, analizza quale sia la strategia migliore per gestire l'elevato livello di debito pubblico che molti Paesi hanno raggiunto a causa delle misure adottate per fronteggiare la pandemia Covid-19.
Il ruolo della politica fiscale
Meno entrate fiscali, attraverso rinvii e riduzioni del carico impositivo per cittadini e imprese, e più spesa pubblica, queste le due direttrici delle politiche economiche che gli Stati hanno messo in campo per sostenere e rilanciare le economie nazionali gravemente colpite dagli effetti della pandemia mondiale. Secondo le stime del Fmi, alla fine del 2021 il debito come quota del Pil sarà 18 punti percentuali superiori al suo livello prima della pandemia per le economie avanzate, 10% in più per quelle emergenti e 6% in più per i Paesi in via di sviluppo.
La sfida per il prossimo futuro, sottolinea il Fiscal monitor, è cercare di aumentare la spesa pubblica o diminuire le imposte senza compromettere la sostenibilità del debito. Molti Paesi, infatti, tra cui quelli dell'Unione europea, hanno sospeso le proprie regole in materia di debito durante la pandemia per poter aumentare la spesa pubblica senza vincoli introducendo una serie di misure, anche fiscali, necessarie per proteggere l'economia e il reddito dei cittadini. Adesso la decisione di ritornare alle regole vigenti nel periodo pre-pandemico o la scelta di ridefinire le regole sul bilancio pubblico in modo diverso per il futuro dipende dalle circostanze nazionali o decise nell'ambito di organizzazioni sovranazionali come l'Unione europea o la West African Economic and Monetary Union, che riunisce otto Stati dell'Africa occidentale.
Sarà sempre più necessario, quindi, per i Governi rafforzare la credibilità delle finanze pubbliche. Il Fiscal monitor sottolinea come in questo scenario può giocare un ruolo di primo piano il cosiddetto "fiscal framework", ovvero l'insieme di regole, procedure e istituzioni che guidano la politica fiscale. In particolare, secondo il Fmi, gli Stati devono definire per il futuro un quadro fiscale che possa garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche, la stabilizzazione dell'economia attraverso una politica fiscale anticiclica e la semplificazione delle regole fiscali soprattutto per renderle comprensibili all'opinione pubblica.

Più trasparenza dalle istituzioni, più fiducia dai cittadini
Il Fiscal monitor evidenzia in più punti l'importanza di comunicare in modo chiaro e accessibile le priorità economiche e fiscali da parte del Governo per rafforzare la fiducia da parte dei cittadini nelle istituzioni e nelle politiche messe in atto. Secondo lo studio del Fondo, ad esempio, è stato molto più semplice far percepire positivamente le clausole di sospensione delle regole sul debito in quei Paesi dove è maggiore il livello di trasparenza fiscale.
Una parte del report è dedicata a come i giornali abbiano raccontato la sospensione delle regole fiscali durante la pandemia. Dall'analisi di 1.364 articoli in 36 Paesi è emerso come più della metà delle news ha evidenziato l'effetto della pandemia sul debito pubblico, con una quota del 73% nelle notizie dei Paesi con economie avanzate come quelli europei. Dall'analisi del sentiment, ovvero della valenza positiva o negativa delle notizie, è emerso come la percezione delle politiche fiscali messe in atto fosse positiva in quei Paesi dove vigono forti standard di trasparenza comunicativa. Il Fiscal monitor cita come best practice i casi di Cile e Germania, dove i Governi si sono impegnati a pubblicare report periodici sulle misure fiscali introdotte durante la pandemia e di Colombia e Perù, dove sono state condotte analisi da istituzioni indipendenti sulle politiche fiscali attuate durante l'emergenza. da fisco oggi