
Crescita su percorsi divergenti in un contesto di elevata incertezza politica monetaria. Di Francesco Di Tommaso
La crescita globale è prevista al 3,3% sia nel 2025 che nel 2026, al di sotto della media storica (2000-19) del 3,7%. Le previsioni per il 2025 sono sostanzialmente invariate rispetto a quelle del World Economic Outlook (WEO) di ottobre 2024, principalmente a causa di una revisione al ribasso negli Stati Uniti che ha compensato le revisioni al rialzo in altre importanti economie. L'inflazione complessiva globale dovrebbe scendere al 4,2% nel 2025 e al 3,5% nel 2026, tornando a raggiungere l'obiettivo prima nelle economie avanzate rispetto ai mercati emergenti e alle economie in via di sviluppo.
I rischi a medio termine per lo scenario di base sono orientati al ribasso, mentre le prospettive a breve termine sono caratterizzate da rischi divergenti. I rischi al rialzo potrebbero stimolare la crescita già robusta negli Stati Uniti nel breve periodo, mentre i rischi in altri paesi sono al ribasso a causa dell'elevata incertezza politica. Le perturbazioni del processo di disinflazione in corso potrebbero interrompere la svolta verso un allentamento della politica monetaria, con implicazioni per la sostenibilità di bilancio e la stabilità finanziaria. La gestione di questi rischi richiede una forte attenzione politica all'equilibrio tra inflazione e attività reale, alla ricostruzione delle riserve e al miglioramento delle prospettive di crescita a medio termine attraverso riforme strutturali rafforzate, nonché norme multilaterali e cooperazione più forti. Il rischio più grande viene dai dazi che vogliono imporre gli USA che potrebbero indebolire l'economia statunitense con effetti negativi sulle economie in via di sviluppo.
Fonte Fondo Monetaria Internazionale e Banca Mondiale
Dott. Francesco Di Tommaso
