ATTO COMUNITARIO COM(2020) 682 DEFINITIVO (PROPOSTA DI DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO RELATIVA A SALARI MINIMI ADEGUATI NELL'UNIONE EUROPEA)

03.04.2022

In questa memoria scritta l'Istat intende offrire un contributo conoscitivo utile per i lavori della Commissione relativi all'esame dell'Atto Comunitario COM(2020) 682 contenente una proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di salari minimi.

La direttiva punta a garantire a tutti i lavoratori la tutela offerta dal salario minimo e a migliorarne i livelli di adeguatezza, nella forma di salario minimo legale o di salario determinato dai contratti collettivi. Nei Paesi dove è stato introdotto un salario minimo legale, la direttiva prevede i criteri per la sua determinazione, l'aggiornamento, la governance istituzionale e la valutazione dell'adeguatezza. In generale, la direttiva promuove la contrattazione collettiva, introducendo una disposizione che ne prevede un livello di copertura non inferiore al 70%.

Come è noto, l'Italia è uno dei paesi dell'Unione che non presentano un salario minimo legale e la determinazione della retribuzione minima è stabilita dai contratti collettivi nazionali. Tuttavia, da tempo è in corso un ampio dibattito pubblico sul tema e, anche nell'ambito di questa legislatura, sono stati presentati diversi disegni di legge che prevedono la sua introduzione nell'intento di offrire una tutela minimale per quelle categorie di lavoratori che dovessero essere escluse dalla copertura di contratti collettivi, rafforzando al tempo stesso la salvaguardia della dignità del lavoro. DA SITO ISTAT